I personaggi di questo libro sono immaginari. Anche quando portano il nome di persone esistenti o esistite sono inventati dal sottoscritto. Il protagonista e, talvolta, 'motore immobile' di questo romanzo è esplicitamente ispirato all'attuale Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, il quale, che lo vogliamo o meno, abita una fetta cospicua del nostro immaginario: fatto non sempre gradevole, ma innegabile. Scrivere la storia - le storie - delle pagine a seguire, tutto sommato, è stato anche un modo di affrancarsi da uno scomodo inquilino. In bilico tra satira e tragedia, il puzzle irrisolto dell'uomo che è divenuto Putin. Noi siamo impero, noi lo saremo ancora, fra cento, duecento, trecento anni. Dove saresti, Russia, senza di me? Ti ho raccolta moribonda dalle mani di affaristi e ubriaconi, di politicanti e creduloni al servizio dell'Occidente. Nessun indugio, mi sono detto. Il popolo ha bisogno di uno zar. Il fardello è mio, la Russia me l'ha dato e guai a chi me lo tocca. "La Russia sono io. Prima di me, l'abisso". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.